La fondazione del monastero di San Niccolò si deve ad un rilevante lascito, del 1323, del cardinale pratese Niccolò Albertini con cui fu costruito il primo nucleo con gli ambienti monastici essenziali; il complesso fu però nel corso dei secoli ampliato e aggiornato soprattutto tra il XVI e la prima metà del XVIII secolo quando interventi di ampliamento e rinnovamento hanno mutato profondamente l'assetto degli spazi conventuali.
La trasformazione più significativa avviene però a partire dal 1785, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo si impegnò a trasformare il complesso in un Conservatorio per l’educazione femminile che affidava alle religiose il compito della formazione culturale e cristiana di fanciulle di nobile ceto. Per dotare il Conservatorio di adeguati spazi di rappresentanza e dell'ala per le educande fu predisposto un progetto di ampliamento in stile neo-classico redatto dall'architetto pratese Giuseppe Valentini.
Oggi il Conservatorio di San Niccolò, diventato Fondazione nel 2006, continua la sua opera culturale ed educativa come scuola paritaria.
Le casette a due piani che delimitano la piazzetta quadrata prospiciente l'ingresso al conservatorio San Niccolò rappresentano un episodio architettonico di sicuro interesse, soprattutto in quanto disegnano una quinta omogenea e compatta. Una pianta del complesso disegnata nel 1796 e conservata nella biblioteca del convento mostra come le case sul lato nord della piazza fossero già esistenti all'epoca.